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Che cos'è la
Carta dei Servizi

È un patto tra il personale sanitario ed i cittadini, uno strumento volto alla tutela dei diritti degli utenti. In concreto è un volume di presentazione che descrive le strutture, i servizi offerti, i programmi ed i meccanismi di tutela a disposizione degli utenti e cura gli aspetti del servizio sanitario relativi a: informazione, accesso alle prestazioni, diritti e doveri.

Presso lo studio tutti i cittadini possono consultare la Carta dei Servizi la quale viene messa a disposizione per trasparenza e deve garantire i principi di: eguaglianza, imparzialità, continuità, diritto di scelta, partecipazione.

Carta dei servizi

Presentazione

FISIOTERAPIA MULÈ

La fisioterapia Mulè di Claudio Mulè vi da il benvenuto. In qualità di prima accoglienza ha scelto di offrirvi la carta dei servizi contenente il curriculum vitae del titolare e le informazioni necessarie affinché la Vostra scelta possa essere serena e sicura.

La normativa di seguito esposta và intesa in rapporto alle risorse disponibili proprie della Fisioterapia Mulè in termini di risorse umane e strutturali. Tale limite comunque non deve permettere di difettare di negligenza, imperizia o imprudenza.

Cos'è la Carta dei Servizi

È un patto tra il personale sanitario ed i cittadini; uno strumento volto alla tutela dei diritti degli utenti. In concreto è un volume di presentazione che descrive le strutture, i servizi offerti, i programmi ed i meccanismi di tutela a disposizione degli utenti e cura gli aspetti del servizio sanitario relativi a:

  • informazione
  • accesso alle prestazioni
  • diritti e doveri

Presso lo studio tutti i cittadini possono consultare la Carta dei Servizi la quale viene messa a disposizione per trasparenza e deve garantire i principi di:

Eguaglianza Le regole riguardanti i rapporti tra utenti e servizio e l’accesso devono essere uguali per tutti. Nessuna distinzione per motivi riguardanti sesso, razza, lingua, religione ed opinioni politiche.

Imparzialità I soggetti erogatori hanno l'obbligo di ispirare i propri comportamenti a criteri di obiettività, giustizia ed imparzialità.

Continuità L'erogazione del servizio deve essere continua, regolare ed in caso di funzionamento irregolare devono essere adottate misure volte ad arrecare agli utenti il minor disagio possibile.

Diritto di scelta L'utente ha diritto di scelta tra i soggetti erogatori, in particolare per i servizi distribuiti sul territorio.

Partecipazione La partecipazione del cittadino alle prestazioni del servizio deve essere garantita sia per tutelare il proprio diritto, sia per favorire la collaborazione nei confronti dei soggetti erogatori.
L'utente ha diritto di accesso alle informazioni in possesso del soggetto erogatore.

Professione fisioterapista

l fisioterapista è un professionista della Sanità in possesso del diploma di Laurea che lavora sia in collaborazione con il Medico e le altre professioni sanitarie, sia autonomamente, in rapporto con la persona assistita, valutando e trattando le disfunzioni presenti nelle aree della motricità, delle funzioni corticali superiori e viscerali conseguenti ad eventi patologici, a varia eziologia, congenita o acquisita.

 

Secondo il D.M. 741/94 il Fisioterapista:

 

  • elabora, anche in equipe multidisciplinare, la definizione del programma di riabilitazione volto all’individuazione ed al superamento del bisogno di salute del disabile;
  • pratica autonomamente attività terapeutica per la rieducazione funzionale delle disabilità motorie, psicomotorie e cognitive utilizzando terapie fisiche, manuali, massoterapiche e occupazionali;
  • propone l’adozione di protesi ed ausili, ne addestra all’uso e ne verifica l’efficacia; verifica le rispondenze della metodologia riabilitativa attuata agli obiettivi di recupero funzionale.
  • Svolge attività di studio, didattica e consulenza professionale, nei servizi sanitari ed in quelli dove si richiedono le sue competenze professionali.
  • Svolge la sua attività professionale in strutture sanitarie pubbliche e private in regime di dipendenza o libero-professionale.

Competenze sanitarie utilizzate

  1. Le possibilità in TERAPIA MANUALE ORTOPEDICA ed in RIABILITAZIONE FUNZIONALE e SPORTIVA sono molto sviluppate e approfondite. Si utilizzano molte tecniche provenienti da più di venti scuole diverse ordinate dal ragionamento clinico.
  2. L’ambito POSTURALE viene trattato con gli elementi di RPG e MEZIERES utilizzando in modo particolarmente soddisfacente la POSTUROLOGIA APPLICATA che prende in considerazione la conformazione di piedi, occhi ed asimmetrie e permette di andare al di là della risoluzione sintomatica della patologia per una corretta ricerca delle cause che si trovano quasi esclusivamente nei difetti posturali. Questo tipo di lavoro può interessare in particolare chi incontra sempre gli stessi problemi e ripete in modo recidivante e cronico situazioni che sembrano non risolversi mai.
  3. L’area di RIABILITAZIONE NEUROLOGICA è stata approfondita tramite i metodi PERFETTI E BOBATH adeguati ad elementi più moderni per ottenere maggior sicurezza dallo sviluppo muscolare e coordinativo.
  4. E’ possibile proporre ATTIVITA’ CORRETTIVE ANCHE IN GRUPPO, molto utile per controllare quelle patologie talvolta non severe, ma croniche. Altri programmi possono occuparsi della prevenzione, contenzione o semplice recupero di patologie simili tra diversi pazienti. I programmi avranno elementi di PANCAFIT, PILATES e ANTIGINNASTICA a seconda degli obiettivi del gruppo.
  5. Ai pazienti post-operatori o indirizzati alla fase RIABILITATIVA è riservata una PALESTRA interamente dedicata all’educazione al movimento talvolta indispensabile per l’instabilità lombare o in altri distretti come spalla caviglia o ginocchia.
  6. Si utilizzano TERAPIE FISICHE quali ultrasuoni, elettroterapia antalgica (TENS), elettrostimolo e TECAR.
  7. In qualità di fisioterapista vi sono anche competenze nell’ambito dei MASSAGGI seppur a scopo prettamente terapeutico col significato di ottenere risultati analgesici e decontratturanti.
  8. Viene utilizzato il taping per BENDAGGI FUNZIONALI a fini sportivi e preventivi, ma anche contenitivi di movimenti dolenti. In questo ambito si evidenzia l’opportunità dei KINESIO-TAPE, particolarmente indicati per la decongestione locale e risultato coordinativo senza limitazione di movimento.
  9. Se le condizioni cliniche lo impongono i trattamenti possono esser eseguiti anche a DOMICILIO.
  10. Spesso si può ricorrere all’ottima opportunità che offre l’IDROCHINESI (riabilitazione in acqua). L’assenza di gravità è fondamentale per una serie di recuperi soprattutto post-chirurgici ed esiti di frattura per eliminare ogni probabilità di rischio e migliorare i tempi di recupero.

Metodologie utilizzate

I metodi qui elencati sono stati appresi a dei corsi interamenti dedicati o semplicemente se ne fa uso nella pratica riabilitativa per didattiche formative diverse. Nel loro insieme si possono considerare adeguati per la presa in carico di ogni tipo di patologia, attività (o pratica sportiva) ed età. Sono quindi approfondite molte tecniche per il recupero di patologie vertebrali o di altre articolazioni, muscolari, tendinee, cartilaginee, neurologiche (centrali o periferiche) e posturali. Le aree di competenza servono l’utente di ogni età, neonati ed anziani compresi. La fisioterapia serve inoltre l’utenza nel periodo pre o post-operatorio in ambito ortopedico, neurologico, toracico o viscerale.

  • Cyriax insieme di tecniche ortopediche per identificare, tramite un’accurata diagnosi, il tessuto responsabile della sintomatologia. Si avvale di diverse competenze terapeutiche per il recupero tra le quali la manipolazione ed il massaggio profondo traverso.
  • Mulligan metodo che sfrutta il movimento attivo del paziente sotto lo spostamento delle superfici articolari per mano del terapeuta per ottenere la fisiologica escursione articolare. Importante soprattutto per i blocchi articolari i movimenti dolenti, l’ipermobilità o anche i dimorfismi
  • Maitland si tratta delle più studiate e verificate mobilizzazioni e manipolazioni muscolo-scheletriche indirizzate a risolvere dolore e rigidità.
  • Mc Kanzie sistema utilizzato esclusivamente per le patologie vertebrali con inerenza agli spostamenti discali in forma di protrusione o ernia che riferiscono come dolore proiettato.
  • Kaltemborg normalizza i rapporti articolari con scorrimenti su diversi piani di movimento relazionandoli alle leggi di concavo-convesso.
  • Posturologia applicata prende in considerazione i recettori podalici, oculari, stomatognostici, la simmetria della postura ed eventuali ostacoli permettendo di andare al di là della risoluzione sintomatica della patologia. Questo per sviluppare una corretta ricerca delle cause che si trovano quasi esclusivamente nei difetti posturali. Questo tipo di lavoro può interessare in particolare gli sportivi dove l’impegno atletico mette frequentemente a rischio di recidive e poi soprattutto per ottenere gesti atletici sicuramente più potenti e precisi.
  • Mezieres studia esclusivamente i difetti di postura prestando enorme importanza alla catena cinetica posteriore la quale se accorciata o mal gestita costringe ad atteggiamenti forzati che offrono un terreno fertile per molte patologie muscolo- scheletriche
  • Trigger point sono una serie di punti all’interno di bandellette contratte nei muscoli molto sensibili che si possono annullare con l’allungamento muscolare forzato sotto ghiaccio spray o con la compressione ischemica. Quest’ultima consiste nel premere il punto più doloroso della bandelletta in modo che l’assenza di sangue interrompa la trasmissione del dolore per rilasciare il muscolo che andrà opportunamente allungato.
  • Bendaggio funzionale si tratta di fasciature che, in presenza di traumi o reazioni fisiologiche importanti, escludano ad un’articolazione quei movimenti che provocano il dolore lasciandola libera per i rimanenti. E’ un presidio importantissimo soprattutto per gli sportivi.
  • Massaggio il metodo più antico per lenire il dolore o l’affaticamento è ancora oggi utilizzato soprattutto per gli stadi meno evidenti delle patologie muscolari. Rimane comunque molto importante per il rilassamento o la preparazione sportiva.
  • Perfetti serie di principi fisiologici al servizio del recupero propriocettivo e della coordinaione. Indispensabile ed utilizzatissimo in ambito neurologico, soprattutto per l’adulto ma molto utile anche nelle problematiche ortopediche. E’ fondato sul principio di richiesta informativo da parte del cervello alla periferia e viceversa costringendo l’infoltimento delle fibre nervose atte a migliorare il movimento.
  • Bobath essenzialmente utilizzato per il paziente neurologico sviluppa le tecniche più idonee atte ad ottenere la massima resa funzionale per le esigenze più comuni della vita quotidiana
  • Pompage consiste nella distrazione dei tessuti contratti e congestionati per ottenere una buona mobilità ed organizzazione. Dà risultati eccezionali per il tratto cervicale ma anche qualsiasi altro distretto soprattutto post-operatorio.
  • NOI utilizza lo scorrimento dei nervi periferici per risolvere aderenze a volte anche minime che danno una sintomatologia molto seria. E’ il caso del tunnel carpale per cui delle restrizioni nervose portano a gonfiore e dolore costringendo spesso a ricorrere alla sala operatoria.
  • Kinetic control riporta i risultati della terapia manuale in forma di esercizio terapeutico in modo da restituire al paziente un controllo esatto del segmento leso.

Accesso alle prestazioni

Se il personale non ha possibilità di rispondere al telefono è consigliato lasciare i Vostri dati e recapito telefonico alla segreteria telefonica per esser ricontattati al più presto.

Alle terapie si accede solo per appuntamento mentre la disponibilità del responsabile per le informazione è conforme agli impegni lavorativi.

Le eventuali emergenze verranno trattate come tali, percui con la massima urgenza

Numero telefonico: 0421‐307185

Numero telefono cellulare: 333‐2036109

Codice deontologico

DISPOSIZIONI GENERALI

CAPO I – DEONTOLOGIA PROFESSIONALE E CAMPO DI INTERVENTO

ART. 1 – La deontologia professionale è l’insieme dei principi etici che impegnano gli iscritti al rispetto delle norme generali e specifiche di comportamento professionale. L’inosservanza dei precetti deontologici nuoce non solo al prestigio professionale dell’iscritto e all’utente, ma soprattutto alla buona immagine di tutti gli esercenti la professione.

ART. 2 – Le disposizioni del presente codice si applicano a tutti i Ft siano essi liberi professionisti o dipendenti di enti pubblici e privati.

COMPITI E DOVERI DEL FT

CAPO I – DIGNITA’ PROFESSIONALE

ART. 3 – Il Ft esercita la propria professione con la finalità esclusiva del rispetto delle persone umane, indipendentemente da valutazioni circa la nazionalità, la razza, le idee politiche, le condizioni sociali, il sesso e le preferenze sessuali, nel pieno rispetto della personalità, identità culturale e credo religioso dei pazienti e dei colleghi.

ART. 4 – Il Ft svolge la propria professione nel rispetto dell’ordinamento giuridico vigente, attenendosi rigorosamente ai principi contenuti nel presente Codice Deontologico.

ART. 5 – Anche al di fuori dell’esercizio professionale, il Ft è tenuto sempre ad osservare un comportamento che sia moralmente ed eticamente irreprensibile.

CAPO II – SEGRETO PROFESSIONALE

ART. 6 – Il Ft è tenuto a mantenere il segreto su tutto ciò che gli viene confidato o che può conoscere in ragione della sua professione; deve inoltre mantenere la massima riservatezza sulle prestazioni professionali effettuate o programmate. E’ ammessa la rivelazione solo ai responsabili della cura della persona assistita, salvo specifica richiesta o autorizzazione dell’interessato o dei suoi legali rappresentanti, preventivamente informati sulle conseguenze o sull’opportunità o meno della rivelazione stessa.

ART. 7 – Il Ft è tenuto alla tutela della riservatezza dei dati personali e della documentazione in suo possesso riguardante la persona assistita, anche se affidata a codici o sistemi informatici. Nella trasmissione di documenti relativi al paziente, il Ft deve garantirne la massima riservatezza.

ART. 8 – Il Ft non deve diffondere notizie che possano consentire l’identificazione della persona assistita cui si riferiscono.

ART. 9 – Al Ft è consentito riferire, in modo tale da rispettare l’anonimato della persona assistita, il caso sotto il profilo clinico-terapeutico, quando la sua descrizione sia utile per finalità scientifiche, didattiche o di approfondimento culturale o professionale. Nella realizzazione di pubblicazioni scientifiche, aventi per oggetto osservazioni relative ai singoli pazienti, il Ft deve far sì che questi non siano identificabili.

CAPO III – CONDOTTA PROFESSIONALE

ART. 10 – Al Ft compete la valutazione della persona assistita attraverso l’anamnesi ed un esame clinico funzionale.

ART. 11 – Il Ft elabora e definisce autonomamente o in collaborazione con altre figure sanitarie il programma terapeutico-riabilitativo. Il Ft elabora il programma terapeutico-riabilitativo in base alla valutazione effettuata. Informa la persona assistita sugli interventi terapeutici più opportuni e sugli eventuali effetti collaterali. Espone gli obiettivi del trattamento, stabilendo tempi, modalità e verifica dell’intervento. Si rende disponibile a collaborare con i sanitari di fiducia del paziente. Il Ft elabora il programma terapeutico-riabilitativo in riferimento alla diagnosi ed alla prescrizione medica. Qualora risultino valutazioni discordanti, cambiamenti del quadro clinico e/o risposte non coerenti durante il trattamento, il Ft è tenuto ad informare il medico curante, collaborando a fornire elementi utili sia per un eventuale approfondimento diagnostico, che per la definizione di un più appropriato programma terapeutico.

ART. 12 – Il Ft pratica autonomamente attività terapeutica, verificando la rispondenza delle metodologie attuate agli obiettivi di recupero funzionale programmati.

ART. 13 – Il Ft considera la prevenzione quale ambito primario di intervento.

ART. 14 – Il Ft svolge attività di consulenza.

ART. 15 – Il Ft ha la responsabilità diretta delle procedure diagnostiche e terapeutiche che applica.

ART. 16 – Il Ft deve rispettare i limiti e le responsabilità del proprio ambito professionale, ed astenersi dall’affrontare la soluzione dei casi per i quali non si ritenga sufficientemente competente.

ART. 17 – Il Ft non deve diffondere notizie sanitarie atte a suscitare illusioni, speranze o infondati timori.

ART. 18 – L’esercizio professionale deve essere animato da rigore metodologico e rispondere alle continue acquisizioni scientifiche inerenti il campo di competenza. Il Ft ha il dovere di utilizzare metodologie e tecnologie la cui efficacia e sicurezza siano state scientificamente validate da Società Scientifiche. La scelta di pratiche non convenzionali deve avvenire nel rispetto del decoro e della dignità della professione ed esclusivamente sotto diretta ed esclusiva responsabilità personale, previo consenso informato, scritto, firmato e datato del paziente, e fermo restando che qualsiasi terapia non convenzionale non deve sottrarre la persona assistita a specifici trattamenti di comprovata efficacia. Il Ft, qualora giunga alla elaborazione di una propria procedura terapeutica, ha il dovere di divulgarne e diffonderne i contenuti ed i risultati attraverso la pubblicazione su riviste scientifiche e/o professionali.

CAPO IV – AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

ART. 19 – Il Ft deve mantenere in ogni momento il più alto standard di conoscenze e di competenze, impegnandosi nell’ambito di una formazione permanente ad adeguare il proprio sapere al progresso della ricerca scientifica e professionale.

CAPO V – ONORARIO PROFESSIONALE

ART. 20 – Il Ft ha il dovere di farsi remunerare per le prestazioni svolte, in misura adeguata all’importanza dell’opera professionale nel rispetto delle indicazioni fornite dall’Associazione o dall’Ordine Professionale, attraverso il tariffario. Il Ft, in particolari circostanze, può prestare gratuitamente la sua opera, purché tale comportamento non costituisca concorrenza sleale o illecito accaparramento di clientela.

ART. 21 – L’onorario del Ft deve essere conosciuto dal paziente prima dell’inizio della cura.

RAPPORTI CON GLI UTENTI

CAPO I – OBBLIGHI DEL FT

ART. 22 – Il Ft deve condurre con competenza e capacità ogni trattamento finalizzato a ripristinare, migliorare o mantenere la salute del paziente, dedicando a questo scopo tutto il tempo necessario.

CAPO II – INFORMAZIONE DEL PAZIENTE

ART. 23 – La persona assistita, o colui che esercita la legale rappresentanza sullo stesso, deve essere debitamente informato su tutti gli aspetti riguardanti la terapia consigliata prima di iniziare le cure. In questo modo egli avrà l’opportunità di accettare o rifiutare la proposta terapeutica.

CAPO III – DECLINO DEL MANDATO

ART. 24 – Quando per ragioni professionali o personali, il Ft declina o sospende temporaneamente il mandato precedentemente assunto, deve preoccuparsi di fornire tutte le indicazioni necessarie per il proseguimento della terapia, anche contattando chi fosse a lui subentrato. Parimenti, è dovere del Ft subentrante informarsi presso il collega che abbia declinato o sospeso il mandato circa le terapie in precedenza adottate.

ART. 25 – Ove il Ft constati di non godere della fiducia da parte del paziente o dei suoi legali rappresentanti può, con adeguato preavviso, rinunciare a proseguire il trattamento. Egli dovrà comunque garantire il proseguimento della terapia fino alla sostituzione da parte di un altro collega.

RAPPORTI CON I COLLEGHI

ART. 26 – I rapporti tra Ft devono essere basati sul reciproco rispetto. Ogni contrasto di opinioni deve essere affrontato secondo le regole di civiltà e di correttezza. Ove richiesta, l’Associazione o l’Ordine Professionale deve intervenire nelle persone dei Dirigenti o dei Consiglieri, per concorrere a dirimere le controversie, nonché fornire concreto appoggio all’iscritto che fosse ingiustamente incolpato.

ART. 27 – Il Ft non deve esprimere giudizi o critiche sull’operato di altri colleghi in presenza di utenti o comunque di estranei e al di fuori degli organismi associativi

ART. 28 – Il Ft che constati gravi casi di scorrettezza professionale nel comportamento di altri colleghi, deve darne comunicazione all’Associazione o all’Ordine Professionale, la quale interverrà secondo i modi previsti dal Titolo VII.

RAPPORTI CON I TERZI

CAPO I – COLLABORAZIONE PROFESSIONALE

ART. 29 – Il Ft esercita la propria attività professionale rispettando le altre professioni sanitarie e
collaborando con le stesse. Il Ft non può, in nessun modo, prestare qualsiasi forma di collaborazione con chi eserciti abusivamente la professione.

CAPO II – PUBBLICITA’

ART. 30 – Al Ft è consentita la pubblicità professionale nelle modalità e nei termini stabiliti dalla Legge e dall’Associazione o dall’Ordine Professionale.

ART. 31 – Al Ft non è consentita la pubblicizzazione di prodotti o altro che leda il decoro professionale.

CAPO III – ESERCIZIO ABUSIVO DELLA PROFESSIONE

ART. 32 – Il Ft, ove riscontri l’esercizio della professione da parte di figure non abilitate, ha il dovere di denunciare ogni abuso all’Associazione o all’Ordine Professionale.

RAPPORTI CON IL S.S.N. E CON ENTI PUBBLICI E PRIVATI

CAPO I – OSSERVANZA DEL CODICE DEONTOLOGICO

ART. 33 – Qualora tra il Ft che operi in regime di dipendenza o altro regime 12ollaborativi con le strutture del S.S.N. e con Enti Pubblici e Privati, e le medesime strutture, insorgessero contrasti in ordine alla gestione del caso specifico a lui affidato, il Ft è tenuto a richiedere l’intervento della Associazione o dell’Ordine Professionale nell’interesse del paziente e della propria sfera di autonomia professionale.

Regolamento dei diritti e doveri dell'utente

I DIRITTI

  1. Il paziente ha diritto di essere assistito e curato con premura e attenzione, nel rispetto della dignità umana e delle proprie convinzioni fisiologiche e religiose.
  2. In particolare ha diritto ed essere sempre individuato con il proprio nome e cognome e di essere interpellato con la particella pronominale “Lei”.
  3. Il paziente ha diritto di ottenere dalla struttura sanitaria informazioni relative alle prestazioni dalla stessa erogate, alle modalità di accesso ed alle relative competenze. Lo stesso ha diritto di poter identificare immediatamente le persone che lo hanno in cura.
  4. Il paziente ha diritto di ottenere dal sanitario che lo cura informazioni complete e comprensibili in merito alla diagnosi della malattia, alla terapia proposta e alla relativa prognosi.
  5. In particolare, salvo i casi di urgenza nei quali il ritardo possa comportare pericolo per la salute, il paziente ha diritto di ricevere le notizie che gli permettono di esprimere un consenso effettivamente informato prima di essere sottoposto a terapie.
  6. Il paziente ha altresì diritto di essere informato sulla possibilità di indagini e trattamenti alternativi, anche se eseguibili in altre strutture.
  7. Il paziente ha diritto di ottenere che i dati relativi alla propria malattia rimangano segreti.
  8. Il paziente ha diritto di proporre reclami che devono essere sollecitamente esaminati, ed essere tempestivamente informato sull’esito degli stessi.

I DOVERI

La diretta partecipazione all’adempimento di alcuni doveri è la base per usufruire pienamente dei propri diritti: l’impegno personale ai doveri è un rispetto verso la comunità sociale e i servizi sanitari usufruiti da tutti i cittadini; ottemperare ad un dovere vuol dire anche migliorare la qualità delle prestazioni erogate da parte dei servizi sanitari.

  1. Il cittadino malato quando accede in una struttura sanitaria è invitato ad avere un comportamento responsabile in ogni momento, nel rispetto e nella comprensione dei diritti degli altri, con la volontà di collaborare con il personale della sede sanitaria in cui si trova.
  2. L’accesso nella struttura sanitaria esprime da parte del cittadino-paziente un rapporto di fiducia e di rispetto verso il personale sanitario, presupposto indispensabile per l’impostazione di un corretto programma terapeutico assistenziale.
  3. E’ un dovere di ogni paziente informare tempestivamente i sanitari sulla propria intenzione di rinunciare a cure e prestazioni sanitarie programmate, affinché possano essere evitati sprechi di tempi e risorse.
  4. Il cittadino è tenuto al rispetto degli ambienti, delle attrezzature e degli arredi che si trovano all’interno della struttura.
  5. Chiunque si trovi nella struttura sanitaria è chiamato al rispetto dell’orario degli appuntamenti stabiliti al fine di permettere lo svolgimento della normale attività terapeutica.
  6. Nella considerazione di essere parte di una comunità è opportuno evitare qualsiasi comportamento che possa creare situazioni di disturbo o disagio agli altri pazienti (rumori, luci accese, radioline con volume alto, telefoni cellulari ecc.)
  7. Nello studio è vietato fumare. Il rispetto di tale disposizione è un atto di accettazione della presenza degli altri e un sano personale stile di vivere.
  8. Ogni cittadino ha diritto ad una corretta informazione sull’organizzazione della struttura sanitaria, ma è anche suo preciso dovere informarsi nei tempi e nelle sedi opportune

Tutela della pricacy

Informativa ex art. 13 D.lgs. 196/2003

Il D.lgs. n. 196 del 30 giugno 2003 (“Codice in materia di protezione dei dati personali”) prevede la tutela delle persone e di altri soggetti rispetto al trattamento dei dati personali.

Secondo la normativa indicata, tale trattamento sarà improntato ai principi di correttezza, liceità e trasparenza e di tutela della Sua riservatezza e dei Suoi diritti.

Ai sensi dell’articolo 13 del D.lgs. n.196/2003, pertanto, Le forniamo le seguenti informazioni:

  1. I dati da Lei forniti verranno trattati per le seguenti finalità: ..compilazione cartella riabilitativa...................
  2. Il trattamento sarà effettuato con le seguenti modalità: ..............manuale ed informatizzato............................
  3. Il conferimento dei dati è obbligatorio e l’eventuale rifiuto di fornire tali dati potrebbe comportare la mancata prosecuzione del rapporto.
  4. I dati potranno essere comunicati a: .......... altri operatori sanitari.............

Il trattamento riguarderà anche dati personali rientranti nel novero dei dati “sensibili”, vale a dire dati idonei a rivelare [l’origine razziale ed etnica, le convinzioni religiose, filosofiche o di altro genere, le opinioni politiche, l’adesione a partiti, sindacati, associazioni od organizzazioni a carattere religioso, filosofico, politico o sindacale, nonché i dati personali idonei a rivelare lo stato di salute e la vita sessuale].

Il trattamento che sarà effettuato su tali dati sensibili, nei limiti indicati dall’Autorizzazione generale del Garante n. 200 , ha le seguenti finalità: comunicazione tra operatori sanitari e ricerca....................................

e sarà effettuato con le seguenti modalità: ...............manuale ed informatizzato.................................................

I dati in questione potranno essere comunicati a: ...........altri operatori sanitari ......................

Il conferimento dei dati, se richiesti, è obbligatorio e l’eventuale rifiuto di fornire tali dati potrebbe comportare la mancata prosecuzione del rapporto.

Elementi di aiuto nella valutazione

Ognuno degli elementi qui elencato è presente col solo scopo di aiutare l’utenza ad essere più precisa e completa possibile nel comporre il quadro clinico. Non vi è relazione con ogni patologia e non tutte le informazioni sono utili. Si invita ad esaminare solo i suggerimenti che possono avere relazioni con la problematica in corso.

- elementi della cartella riabilitativa
- professione
- attività nelle 24 ore
- primi sintomi
- sintomi attuali
- da quando
- ipotetica causa
- come peggiorano (o quando)
- come migliorano (o quando)
- durante il sonno
- episodi precedenti
- trattamenti precedenti
- lastre, risonanza magnetica, TAC, ecc
- salute generale
- interventi chirurgici attuali e passati
- farmaci assunti attualmente ed in passato
- traumi importanti
- controllo vescica ed intestino
- deambulazione
- postura sa seduto ed eretto
- lunghezza gambe
- movimenti limitati o dolenti
- altri sintomi rilevanti
- segni neurologici (anche formicolio)
- obiettivo immediato
- obiettivo finale
- palpazione
- arterie vertebrali carotidi o altre
- flebiti o trombi
- cuore, polmoni e internistica
- infezioni
- fratture
- mezzi di sintesi (protesi, artrodesi, spirale ecc...)
- cicatrici

Avvertenze

La durata del trattamento è completamente gestita dal terapista che sceglie le tecniche ed i loro ritmi secondo i propri limiti terapeutici ed organizzativi. Si avverte fin d’ora che tale norma può occasionalmente recar danno al paziente successivo in termini di orario.

Vengono favoriti i casi di urgenza ed emergenza per i quali vengono riservate particolari precedenze che possono arrecare disagio alla rimanente utenza. Il pagamento verrà effettuato al termine di ogni singolo trattamento mentre la fattura sarà emessa al termine del ciclo terapeutico.

Gli appuntamenti non disdetti entro le 12.00 del giorno lavorativo precedente dovranno essere onorati per intero o in percentuale inferiore a discrezione del titolare. La carta degli appuntamenti fa fede per orari e data degli appuntamenti stessi. In caso di assenza della carta fa fede l’agenda degli appuntamenti dello studio.

Si ribadisce , come da codice deontologico, che nel caso il terapista trovi particolar difficoltà nella pratica a causa della mancata fiducia dell’utente può liberamente rinunciare alla presa in carico dello stesso.

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